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lunedì 17 ottobre 2016

Step 03 - I codici del malva chiaro

Il colore Malva chiaro (Copper rose), con codice colore esadecimale HEX #996666 / #966 è una sfumatura di rosso. Nel modello di colori RGB #996666 è composto di 60% rosso, 40% verde e 40% blu. Nel sistema di colori HSL #996666 ha una tonalità di 0 gradi, 20% di saturazione e chiarezza del 50%. Il colore ha una lunghezza d'onda approssimativa di 620 nm.
Altre codifiche sono:
RGBA rgba(153, 102 , 102 , 1.0 )
RYB rosso: 60%, giallo: 40%, blu: 40%
XYZ X: 20.2865, Y: 17.2344, Z: 14.8277
CIELab L: 48.554, a: 20.5586, b: 8.0433
CIELuv L: 48.554, u: 33.764, v: 7.2302
CMY turchese: 40 (0.4), magenta: 60 (0.6) , giallo: 60 (06)
YIQ Y: 117.349, I: 30.3815, Q: 10.7843
YUV Y:117.249 , U: -7.5026 , V:31.666
YDbDr Y: 117.249, Db: -22.95, Dr: -67.983
YCbCr Y: 116.725, Cb: 120.452,Cr: 150.389
YPbPr Y: 112.863, Pb: -5.865, Pr. 25.5
Sistema Munsell dei Colori 7.5R 5/4 approssimativo

mercoledì 12 ottobre 2016

Step 02 - Pale mallow in the world

Pale mallow (inglese)
Malva chiaro (italiano)
Mauve pâle (francese)
Malva pálido (spagnolo)
Farbe helllila (tedesco)
Lichtpaars (olandese)
البنفسجي الفاتح (arabo)
淡い藤色 (giapponese)
蒼白淡紫色 (cinese)
бледно-лиловый (russo)
வெளிர் ஊதா நிறம் (tamil)
χλωμό μωβ (greco)
Pallida malva (latino)

Step 01 - Introduzione


Nel 1860 nei pressi di Londra, nella casa-laboratorio di un giovane chimico inglese, nacque per errore il primo colore artificiale della storia : il malva. Il chimico era William Henry Perkin e nel tentativo di trovare il  rimedio naturale contro la malaria, ottenne, invece, una sostanza densa e oleosa di un intenso colore rosso-brunastro simile al lilla, che egli stesso battezzò col nome malva, e che successivamente brevettò.

Fino ad allora i colori erano ricavati, in modo assai dispendioso, solo da prodotti animali, vegetali e minerali. Perkin quindi intuì subito l’ importanza della sua scoperta, tanto che propose di introdurla sul mercato tessile, riscuotendo parecchio successo.



Il malva chiaro è una tonalità pallida fra il lilla e il lavanda, una delle gradazioni del viola più chiare, illuminate. È presente, insieme ad altre sfumature, in molti fiori selvaggi tra cui la 'lavandula' o la 'lillà', nomi da cui derivano le rispettive tonalità di colori.

'Malva', è infatti un nome latino che indica un genere di piante che comprende circa 30 specie. Deriva probabilmente dal greco 'malache', che significa soffice, o dal latino 'mollire alvum' (ammorbidire il ventre) e si riferisce alle proprietà emollienti della pianta.


In natura si trova in varie sue tonalità in molte rocce basaltiche, come l' ametista, un tipo violaceo di quarzo. E' ed é stata una delle più diffuse e antiche gemme utilizzate per la realizzazione di gioielli, sigilli e intagli, e per questo spesso è stata legata al prestigio delle dinastie reali. Rappresentava simbolo di potere sia nelle pietre preziose che negli abiti che nel velluto di seta che foderava in parte le corone d'oro dei regnanti.

Addirittura gli anni 60 dell’Ottocento divennero noti come il “decennio del malva” dopo che la regina Vittoria indossò un abito di questo colore per il matrimonio di sua figlia nel 1858. La regina aveva visitato Parigi dove l’imperatrice francese (la donna più influente del momento nel campo della moda) le aveva fatto conoscere il colore scoperto da Perkin.