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mercoledì 7 dicembre 2016

Step 12 - Il malva chiaro in cucina

La Malva è una pianta molto comune in tutta l’area mediterranea e submontana. È possibile trovarla nei luoghi erbosi incolti tra i ruderi di vecchie case abbandonate e lungo le strade di campagna.
Questa pianta erbacea, che può raggiungere anche un metro di altezza, il cui fusto è coperto da peli, si può trovare nei luoghi erbosi incolti tra i ruderi di vecchie case abbandonate e lungo le strade di campagna. Fiorisce da luglio ad agosto, della malva non si butta nulla, infatti le parte usate coinvolgono fiori, foglie e radici. I fiori vanno raccolti da luglio ad agosto mentre le foglie danno il loro meglio nei mesi di maggio,giugno. Le radici vanno raccolte in autunno.       Le foglie, la parte della pianta più utilizzata per uso culinario, sono sparse e picciolate, di diverse forme, i fiori sono riuniti a fascetti all’ascella della foglia, peduncolati con una corolla a cinque petali di colore roseo oppure roseo-violaceo con strie più cariche. Si lasciano essiccare all’ombra poi si conservano in buste di carta, i fiori si conservano in vasi di vetro al riparo dalla luce diretta.
È ricca di mucillagini, contiene potassio, ossalato di calcio, pectina e vitamine.
I preparati di malva attenuano lo stato di infiammazione della bocca e della gola, sono espettoranti in caso di bronchiti e catarro, calmano le infiammazioni, regolano l’intestino e ne calmano i dolori. Sono adatti per l’organismo delicato dei bambini e degli anziani.
È possibile mangiarla cruda oppure in insalata mista ad altre verdure. È davvero eccezionale nelle minestre, nei risotti e nella salsa della pasta grazie al suo sapore leggermente dolciastro. I fiori possono essere usati per ingentilire le pietanze, essendo commestibili come le foglie.


Un’ottima ricetta a base di malva è data dalla vellutata di spinaci e malva in proporzione di 250 gr di spinaci per 180 gr di malva. Si aggiunge una carota, una patata, mezza cipolla, noce moscata, 25 gr di burro, parmigiano, sale, brodo e panna.
Procedura: Mondate gli spinaci e la malva, lavateli con cura e poneteli in pentola con il brodo di pollo. Passate tutto al setaccio, rimettete il composto in pentola, regolate di sale, unite una grattatina di noce moscata e il burro. Continuate la cottura ancora per 5 minuti, poi aggiungete la panna e il parmigiano grattugiato. Mescolate bene, lasciate riposare per qualche minuto a recipiente coperto e servite con crostini di pane. Questa delicata e nutriente vellutata può essere servita calda o quasi fredda, a temperatura ambiente: è un piatto ideale per i convalescenti e d'inverno, per difendere l'organismo dalle malattie da raffreddamento. Unite anche la cipolla, la carota e la patata tagliate a pezzetti. Mettete la pentola sul fuoco, portate a bollore, poi abbassate la fiamma e lasciate  cuocere  per circa mezz'ora.

Un altro piatto tutto italiano a base di malva è il risotto alla malva.
Per preparare il risotto con le foglie di malva, ecco di che cosa avrete bisogno:
240 gr di riso ribe, 180 gr di foglie di malva, mezzo scalogno, 1 noce di margarina vegetale, 1 lt e mezzo di brodo vegetale, 3 cucchiai di olio d’oliva, sale, parmigiano in scaglie, prezzemolo fresco tritato.

Per dare forma a questo risotto speciale, iniziate con la preparazione del brodo. Potete prepararlo voi con le verdure fresche oppure semplicemente utilizzando del dado in polvere acquistato dal vostro negoziante di fiducia. Nel frattempo lavate sotto acqua fresca le foglie della malva, quindi tagliate finemente lo scalogno e mettete il tutto  soffriggere con l’olio d’oliva. Una volta che il tutto avrà preso sapore, versate il riso e fatelo tostare per due minuti, quindi aggiungete il brodo con l’aiuto di un mestolo e copritelo interamente. Lasciatelo cuocere, mescolando spesso con un mestolo di legno e a cottura ultimata aggiungete la noce di margarina vegetale. Servite a tavola il risotto alla malva con una manciata di scaglie di parmigiano e una spolverata di prezzemolo tritato. Sentirete che profumo, ma soprattutto che bontà!

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